Trattasi di malattia virale che interessa bovini, ovini e caprini (fra gli ungulati domestici) di estrema attualità, soprattutto in questo periodo in Regione Lombardia e in tutte le regioni del nord Italia dove si assiste a una recrudescenza della malattia.
La Bluetongue è una malattia virale che colpisce i ruminanti. Non è una zoonosi e pertanto non infetta l’uomo, non esistendo alcun pericolo di infezione attraverso il contatto o il consumo di latte e carne
La malattia è presente in Italia, dove è comparsa per la prima nell’Agosto del 2000, con la notifica della presenza del sierotipo 2 del virus (BTV2) in Sardegna
Piani di eradicazione e azioni di controllo
Dalla comparsa della malattia sul territorio nazionale è stato predisposto un Piano di Sorveglianza Nazionale della Bluetongue, finalizzato a monitorare e prevenire la diffusione dei sierotipi circolanti, rilevare precocemente la presenza di nuova circolazione virale, e applicare le misure di lotta e controllo più idonee attraverso l’emanazione di appositi Dispositivi Dirigenziali
La Bluetongue non è una zoonosi e pertanto non infetta l’uomo
Normativa:
- Regolamento (UE) 2016/429 (AHL)
- Decreto legislativo 5 agosto 2022 136,
- Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882
- Regolamento di esecuzione (UE) 2021/620 della Commissione,
- NOTA DGSAF-MDS-P 0017050-28/05/2024 Oggetto: Febbre catarrale degli ovini (Bluetongue) – orientamenti sulle misure di controllo e di gestione sul territorio nazionale e sulle attività di sorveglianza sierologica ed entomologica.
Aggiornato il 20 Dicembre 2024 da ATS Montagna