LATTE CRUDO
Per LATTE CRUDO si intende il latte prodotto mediante secrezione della ghiandola mammaria di animali di allevamento che non è stato riscaldato a più di 40 C° e non è stato sottoposto ad alcun trattamento avente un effetto equivalente.
È quindi il latte che, munto nella azienda agricola di produzione, è sottoposto esclusivamente a filtrazione mediante dispositivi idonei per la separazione fisica del latte dalle impurità e alla refrigerazione e conservazione a temperatura non superiore a + 4°C subito dopo la mungitura.
I REQUISITI PER LA PRODUZIONE DI LATTE CRUDO
La norma impone al produttore il rispetto dei requisiti previsti relativi dall’igiene e dalla sicurezza alimentare che comprendono l’igiene dell’allevamento, lo stato sanitario degli animali, l’igiene delle attrezzature utilizzate per la mungitura, la raccolta, lo stoccaggio ed il trasporto del latte, la temperatura di conservazione, l’igiene del locale o dell’erogatore dove viene venduto il latte, nonché la gestione di campionamenti in autocontrollo al fine di controllare in modo costante la conformità del proprio latte crudo ai seguenti parametri igienico sanitari previsti.
VENDITA LATTE CRUDO SIA TRAMITE EROGATORE CHE CONFEZIONATO – INFORMAZIONI PER IL CONSUMATORE
La normativa impone che presso ciascun erogatore di latte crudo devono essere esposte in modo ben visibile al consumatore le seguenti informazioni:
a) Denominazione di vendita: Latte crudo di……(specie)
b) Produttore: ragione sociale e indicazione completa della sede dell’allevamento di produzione, si sottolinea che ad ogni erogatore deve corrispondere una e una sola azienda senza possibilità di commercializzazione tramite intermediari di sorta.
c) Modalità di conservazione: da conservare in frigorifero a temperatura compresa tra +0 e+4 gradi.
d) Precauzioni d’uso: ”PRODOTTO DA CONSUMARSI DOPO BOLLITURA” in rosso chiaramente visibile sul frontale della macchina erogatrice e con caratteri di almeno 4 centimetri (tali indicazioni devono essere riportate in caso confezionamento di latte crudo sul contenitore).
e) Conservazione : “da consumare entro tre giorni dall’acquisto ”
Il latte deve essere sostituito, nell’erogatore, ogni 24 ore e la data di utilizzo non può essere superiore ai tre giorni dalla messa a disposizione del consumatore. Devono, pertanto, essere disponibili precise informazioni per la corretta valutazione della conservabilità del prodotto.
LE PRECAUZIONI CHE IL CONSUMATORE/ACQUIRENTE DI LATTE CRUDO DEVE ADOTTARE
Considerato che il latte crudo non è sottoposto ad alcun trattamento termico e che come tale può rappresentare un rischio sanitario il consumatore/acquirente deve adottare le dovute precauzioni affinché durante il trasporto e la conservazione domestica il latte crudo sia mantenuto ad una temperatura non superiore a + 4°C e che prima del consumo sia sottoposto a bollitura.
ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO
Il Dipartimento di Prevenzione Veterinario ha il compito di :
a) verificare i requisiti igienici e strutturali della stalla e dei locali di mungitura, stoccaggio e vendita del latte;
b) verificare lo stato di salute degli animali presenti nell’allevamento;
c) effettuare le operazioni di risanamento e bonifica per la tubercolosi e la brucellosi in attuazione dei piani di bonifica sanitaria predisposti dalla Regione Lombardia;
d) verificare il rispetto dei parametri igienico sanitari del latte valutando gli esiti relativi agli esami effettuati dall’azienda medesima;
e) verificare il rispetto della temperatura di erogazione del latte dai distributori;
f) effettuare, in attuazione dei piani predisposti dalla Regione Lombardia, le attività di campionamento e controllo per l’accertamento dei criteri igienico sanitari ;
g) adottare, in caso di superamento dei valori limite di detti criteri, i provvedimenti previsti dalla normativa vigente che vanno dalla sospensione immediata e temporanea della vendita diretta del latte crudo fino all’adozione del definitivo divieto dell’attività di vendita diretta di latte crudo per l’alimentazione umana.
Aggiornato il 19 Dicembre 2016 da ATS Montagna