Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla

Come ogni anno il 15 marzo si celebra la “Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla”, dedicata al contrasto e alla cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), conosciuti oggi anche come Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA).

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS-WHO), i Disturbi del Comportamento Alimentare rappresentano una delle cause più frequenti di disabilità nei giovani dei paesi occidentali e sono stati inclusi tra le priorità relative alla tutela della salute mentale. Alcuni di questi disturbi, in particolare l’anoressia e la bulimia nervosa, nonché il disturbo da alimentazione incontrollata o “binge eating“, rappresentano dunque un problema di sanità pubblica e sono oggetto di attenzione sanitaria, sociosanitaria e sociale per la loro diffusione, per l’esordio sempre più precoce, anche in età infantile, e per l’eziologia multifattoriale complessa.

Ancora oggi ad esserne colpita è principalmente la popolazione femminile, con un rapporto tra femmine e maschi di circa 9/10 a 1, anche se il numero dei maschi è in aumento, soprattutto in età adolescenziale e preadolescenziale.

Il Disturbo si rende solitamente evidente attraverso alcuni dei seguenti elementi:

  • notevole e repentina riduzione del peso, non dovuta a condizioni mediche;
  • intensa paura di aumentare di peso;
  • eccessiva influenza del peso o della forma corporea sui livelli di autostima;
  • possibili condotte associate di eliminazione (vomito autoindotto, assunzione impropria di lassativi e diuretici…) e/o di abbuffate incontrollate;
  • altri comportamenti disfunzionali, a titolo esemplificativo estenuante attività fisica, ricorso a diete ferree o digiuni prolungati, pensiero ricorrente e fisso sulle calorie ingerite ecc.

A queste caratteristiche tipiche si aggiungono anche la scarsa consapevolezza del comportamento disfunzionale, l’atteggiamento di negazione del problema, nonché la mancanza di riconoscimento della gravità del sottopeso, aspetti che possono rallentare il ricorso alle cure che dovrebbero essere invece tempestive. Questi disturbi, se non diagnosticati e trattati precocemente, aumentano infatti il pericolo di complicanze organiche rilevanti, con un elevato rischio di cronicizzazione e, nei casi più severi, di morte, arrivando ad essere la seconda causa di morte tra i giovani, dopo gli incidenti stradali. Per approfondimenti si rimanda ai recenti dati della Survey epidemiologica condotta a livello nazionale nell’ambito del Progetto “Piattaforma per il contrasto alla malnutrizione in tutte le sue forme”, finanziato dal Ministero della Salute e conclusosi a febbraio 2021. I dati a livello nazionale

trovano conferma anche a livello regionale rilevando un generale aumento della patologia del 30 -40% dal 2019 e in particolare nel periodo pandemico e una diffusa difficoltà di accesso precoce alle cure, con gravi conseguenze sulla prognosi. L’Ordine degli Psicologi della Lombardia riporta che nel 2022 circa 4.500 cittadini lombardi, tra minori e adulti, sono in carico al sistema sanitario regionale per disturbi correlati alla sfera alimentare e si stima che molti siano i casi che rimangono sommersi.

Regione Lombardia, con la Legge regionale n. 2/2021 «Disposizioni per la prevenzione e la cura dei DNA e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglia», si era posta l’obiettivo di una identificazione precoce e una presa in carico tempestiva delle persone con problemi di D.N.A., pertanto ha costituito una Cabina di regia regionale e ha previsto la stesura di Linee guida specifiche ed aggiornate. Grazie allo stanziamento di fondi ministeriali (DGR di Regione Lombardia n. 7357/2022 «Piano regionale biennale di contrasto ai DNA) e di fondi aggiuntivi regionali (DGR 7590/2022 per il «Potenziamento della rete dei servizi a favore di soggetti con DNA», il 2023 ha visto impegnata ATS della Montagna, in collaborazione con le ASST Valtellina e Alto Lario e ASST Valcamonica, nella programmazione e nella stesura del “Piano Biennale Locale di contrasto dei Disturbi della Nutrizione e Alimentazione”. Tale piano prevede delle azioni concrete da sviluppare sul nostro territorio nel biennio 2023/2024, al fine di garantire un primo livello di accoglienza, una valutazione multidimensionale ed una precoce presa in carico ambulatoriale da parte di una equipe dedicata specializzata e multidisciplinare. Il piano inoltre incentiva l’attività di formazione per gli operatori, la costruzione di protocolli operativi tra Servizi che si occupano della salute mentale dei minori e degli adulti, l’attività di sensibilizzazione e di informazione alla popolazione generale e di prevenzione o screening rivolti a particolari target di popolazione (per esempio le ragazze in età preadolescenziale e adolescenziale), attraverso il coinvolgimento delle scuole.

Il nostro territorio, complesso sotto molti punti di vista, vede la presenza da ormai molti anni di due Centri per i Disturbi Alimentari: uno presso il presidio ospedaliero di Sondrio, gestito dall’ASST Valtellina e Alto Lario, dove collabora anche l’Associazione Disturbi Alimentari (ADA), e uno presso il presidio ospedaliero di Esine (BS), gestito dall’ASST Valcamonica. I nuovi finanziamenti vanno a potenziare e ad implementare un’attività clinica già esistente, con l’intento di ampliare le attività dedicate alle persone e alle loro famiglie, per esempio fornire una prima consulenza anche in sedi dislocate sul territorio, favorire i pasti assistiti grazie alla figura di un nutrizionista, creare gruppi psicoeducativi per i familiari ecc.

In occasione della giornata del Fiocchetto Lilla 2024 entrambe le ASST organizzano stand informativi presso i Presidi ospedalieri con la presenza di operatori specializzati e associazioni.

Di seguito link dei siti istituzionali del Ministero della Salute, di Regione Lombardia e delle ASST per ulteriori approfondimenti.

Aggiornato il 11 Marzo 2024 da ATS Montagna