Zecche e prevenzione, è già partita la campagna.
“AZZECCA LA PREVENZIONE” – E’ già partita anche quest’anno la campagna informativa sulle malattie infettive trasmesse da zecche messa i campo dall’ATS della Montagna in stretta collaborazione con le sezioni di Sondrio e Brescia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna. Come è ormai noto sono in costante aumento i casi di puntura da zecca che possono causare malattie anche molto gravi. Ecco allora che diventa fondamentale conoscere le azioni messe in campo a maggior tutela dei cittadini.
Scarica QUI tutte le informazioni necessarie relative a cosa fare in caso di puntura e a chi rivolgersi.
Il continuo incremento di questo fenomeno è ormai un dato di fatto tanto che lo scorso 9 ottobre si era svolto a Sondrio un corso di formazione, organizzato e promosso dall’ATS della Montagna in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico, dedicato alle malattie trasmesse da zanzare, zecche e flebotomi.
Cosa ci raccontano i dati relativi al 2019?
“I numeri – spiega – il Direttore dell’istituto Zooprofilattico di Sondrio, Irene Bertoletti, confermano che il trend è in crescita. Cifre complessive comunque sottostimate poiché non tutte le persone punte da zecca ci portano poi i campioni da analizzare. Nel 2019 ne abbiamo analizzate 184 di cui 131 prelevate dall’uomo”. Come è noto la puntura di zecca non è né dolorosa né pruriginosa, tuttavia può essere pericolosa per l’uomo sia per le gravi reazioni allergiche che per il potenziale rischio di trasmettere malattie infettive. In Italia le principali malattie trasmesse da zecche sono la malattia di Lyme e la Rickettsiosi (fra cui la febbre bottonosa del Mediterraneo). Meno frequenti le Ehrlichiosi, la Meningoencefalite da zecche (TBE) e la Tularemia. Per quanto riguarda la malattia di Lyme, nel 2018, nel territorio dell’ATS della Montagna, vi sono stati 17 casi, nel 2019 26 e 3 nel primo trimestre del 2020. A fronte del fatto che non esistono repellenti efficaci vi sono però alcune semplici regole da applicare al rientro da una passeggiata in montagna che possono contenere l’eventuale rischio di essere morsicati. Al ritorno da una scampagnata basta infatti spogliarsi subito poiché molto spesso le zecche si trovano sugli abiti. “Anche quest’anno abbiamo attivato sul territorio di nostra competenza sette punti di raccolta presso i nostri servizi veterinari – spiega il Direttore Generale dell’ATS, Lorella Cecconami -. Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 i cittadini possono telefonare per concordare data e orario di consegna dell’eventuale zecca tolta e conservata in un barattolo in modo tale che il campione possa poi essere analizzato dai tecnici dell’Istituto Zooprofilattico. L’auspicio è quello che sempre più persone possano fornici campioni utili a rendere la mappatura genetica di questi insetti (e quindi scoprire quali malattie possono portare) sempre più circoscritta e precisa”. La collaborazione, ormai rodata, fra ATS e Istituto Zooprofilattico continua a rappresentare un unicum a livello regionale e nazionale confermando, dunque, la validità e l’efficacia di questo modello di indagine e di prevenzione.
Aggiornato il 14 Agosto 2020 da ATS Montagna