“La salute mentale negli adolescenti e nei giovani adulti”, ATS dedica agli operatori un corso di formazione.
Nuovo appuntamento formativo organizzato e promosso dal PIPSS, il Dipartimento di Programmazione per l’integrazione delle Prestazioni Sociosanitarie con quelle Sociali, di ATS della Montagna.
L’evento, con collegamento da remoto, che si terrà nelle giornate del 6, 13 e 20 novembre dalle ore 9:00 alle ore 13:00, è rivolto agli operatori dei servizi del sistema sociosanitario e sociale di ATS della Montagna.
Obiettivo del percorso formativo, condotto dal Professor Stefano Vicari – Responsabile dell’U.O.C. di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Dipartimento di Neuroscienze, IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e professore ordinario di Neuropsichiatria infantile, Università Cattolica di Roma – e dalla Dott.ssa Maria Pontillo – Dirigente Psicologo dell’ Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Dipartimento di Neuroscienze, Unità Operativa di Neuropsichiatria – è quello di contribuire ad ottimizzare il sistema di riconoscimento e intervento precoce sulla psicosi negli adolescenti e nei giovani adulti, attraverso la condivisione delle indicazioni necessarie alla creazione di una rete, incrementando così le competenze per il riconoscimento precoce.
Negli ultimi anni la domanda di cura dei disturbi mentali severi e, in particolare, delle psicosi, si è modificata qualificandosi notevolmente.
Nella speranza di ripresa e del mantenimento di una adeguata qualità di vita, che possa contrastare il peggioramento delle competenze sociali e che si fa oggi sempre più realistica, un ruolo fondamentale lo assume, infatti, la possibilità di intercettare precocemente e adeguatamente i primi segnali che precedono la malattia e l’incubazione di situazioni che potrebbero sfociare in disturbi clinici. Un ruolo fondamentale, dunque, lo giocano tutte quelle risorse, che in modi e tempi diversi fanno riferimento ai giovani che vivono esperienze di disagio mentale e che oggi sono disponibili contemporaneamente (persone, gruppi, istituzioni, servizi, media).
Nonostante ci siano differenti evidenze scientifiche sulla necessità di trattare precocemente gli esordi psicotici nei giovani, vi sono, altresì, diversi aspetti problematici riguardanti soprattutto la loro prevenzione.
Un intervento precoce, a carattere preventivo, andrebbe indirizzato con l’obiettivo di ridurre il tempo che intercorre tra esordio e presa in carico, integrando e migliorando così la qualità delle cure tramite un percorso approfondito che incrementi le competenze proprio per il riconoscimento precoce.
Per maggiori informazioni è possibile contattare:
- Dott.ssa Sara Corallo 0342 555.738
- Dott.ssa Lucia Bertolini 0342 555.853
Aggiornato il 16 Ottobre 2023 da ATS Montagna