ATS della Montagna e la formazione come incentivo per un cambiamento culturale.
Il PIPSS, Dipartimento della Programmazione per l’Integrazione delle Prestazioni Sociosanitarie con quelle Sociali di ATS della Montagna, ha brillantemente portato a termine tutte le nove iniziative formative pensate e previste per il 2023, già programmate nel dicembre dello scorso anni. La finalità principale era quella di soddisfare le richieste formative interne ed esterne all’ATS, grazie a uno studio approfondito delle esigenze emergenti.
Durante i corsi proposti sono stati affrontati numerosi argomenti di rilevanza sociale, quali la tutela dei minori, la medicina di genere, la salute mentale degli adolescenti e dei giovani adulti e la protezione del benessere dei bambini tra 0 e 3 anni.
Per incrementare il patrimonio di conoscenze, numerosi eventi formativi sono stati aperti anche alla cittadinanza, con l’intento di divulgare informazioni preziose e valorizzando così le competenze e i risultati delle più recenti ricerche nel campo sanitario e sociosanitario.
Da un lato, infatti, è fondamentale che gli operatori sociali, sanitari e sociosanitari ricevano una formazione adeguata per migliorare le loro competenze, dall’altro è importante coinvolgere anche la “rete informale” che gravita intorno alla persona, perché nel processo di cura, questa risulti essere al centro.
Questo processo richiede un cambiamento culturale complesso, che sposta il focus dall’utente passivo, che richiede cure, al soggetto attivo e responsabile, dotato di risorse da valorizzare, primo riferimento per una gestione adeguata della propria salute. Per questo motivo, il concetto della casa come primo luogo di cura deve essere promosso e incentivato.
Per questi motivi è fondamentale che si investa in una strategia che valorizzi le persone e i progetti formativi innovativi.
Le diverse iniziative dovrebbero, quindi, essere fondate sui risultati delle più recenti ricerche del settore, al fine di assicurare una concreta ricaduta operativa su tutto il territorio incentivando di conseguenza un cambiamento culturale: priorità per i servizi sanitari, sociosanitari e sociali a livello locale.
ATS mette a disposizione uno strumento imprescindibile per promuovere la salute tra la popolazione: la divulgazione dell’informazione scientifica e la corretta comunicazione. Questi strumenti, che devono essere puntuali, specifici, sistematici e mirati ai destinatari, sono disponibili non solo per gli operatori sociali, sanitari e sociosanitari, ma per tutti.
Secondo la nuova definizione dell’OMS del 2011, la salute è la capacità di adattarsi e gestirsi di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive, superando quindi la vecchia definizione del 1948 che la identificava come “uno stato di completo benessere”.
Nel corso del 2023, tre eventi hanno coinvolto la popolazione della Valtellina e Alto Lario e della Valcamonica, riscuotendo una considerevole partecipazione. Tra questi, “La conciliazione famiglia-lavoro come risorsa per il benessere dei bambini”, ha proposto una riflessione sul benessere psicofisico dei bambini attraverso azioni di conciliazione vita-lavoro e supporto ai genitori e alla rete che ruota intorno al bambino. Le due edizioni, svolte in remoto, hanno visto una partecipazione più ampia e una diffusione maggiore dell’informazione.
“Paternità, maternità e fertilità: prospettive di genere”, evento da remoto, è stato affrontato grazie all’intervento di relatori di grande spessore: la responsabile (ginecologa) del Centro PMA di Clinica San Carlo Paderno Dugnano, il responsabile (andrologo e urologo) dell’Area andrologica del medesimo centro e una Psicologa e Psicoterapeuta specializzata nel campo della psicologia dello sviluppo che ha affrontato il problema dell’ infertilità in Italia che, come è noto, sta notevolmente incidendo sulle dinamiche demografiche del Paese.
Il corso “L’intervento precoce nella psicosi giovanile: migliorare la salute mentale degli adolescenti e dei giovani adulti” ha coinvolto operatori dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali del territorio di ATS Montagna.
Obiettivo dell’iniziativa era quello di ottimizzare il sistema di riconoscimento e intervento precoce sulla psicosi nei giovani.
I relatori sono stati il Professor Stefani Vicari, uno dei massimi esperti italiani in neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, nonché professore ordinario di Neuropsichiatria infantile presso l’Università Cattolica di Roma, e la Dott.ssa Maria Pontillo, Dirigente Psicologa dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. La partecipazione di circa 70 operatori specializzati dei servizi sociali del territorio ha dimostrato l’importanza dell’argomento e il grande interesse suscitato dalla formazione.
ATS si pone l’ambizioso obiettivo di continuare a organizzare eventi che contribuiscano a diffondere la conoscenza scientifica coinvolgendo non solo le reti formali, ma anche quelle informali, come ad esempio le famiglie.
Nel 2024, l’attenzione sarà rivolta alla sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne, al fine di promuovere relazioni sane ed equilibrate in ogni fase della vita, con l’obiettivo di sradicare la violenza e gli stereotipi di genere.
Solo un mondo libero da questi condizionamenti può considerarsi davvero una società migliore.
Contatta s.corallo@ats-montagna.it per maggiori informazioni o chiama il 0342 555.738
Aggiornato il 6 Maggio 2024 da ATS Montagna