Strutture socio assistenziali (sociali)


Le strutture sociali sono luoghi dedicati a chi ha necessità di un servizio o di una prestazione, per un periodo breve o lungo, o a chi deve affrontare un momento di difficoltà (disagio, difficoltà di inclusione sociale ecc). Queste strutture possono essere pubbliche o private accreditate.

Per accedere alle strutture sociali, il cittadino deve rivolgersi direttamente alle strutture per conoscere la disponibilità di posti, le tariffe e le caratteristiche del servizio come previsto nella Carta dei Servizi. Qualora il cittadino avesse necessità di un sostegno può fare riferimento ai servizi sociali del suo Comune di residenza.

Le strutture sociali che fanno parte della rete di offerta sono:

ASILI NIDO: l’Asilo Nido è un servizio di tipo diurno,pubblico o privato, di capacità ricettiva da 11 a massimo 60 bambine/i dai tre mesi ai tre anni, con finalità educative e sociali assicurato in forma continuativa attraverso personale qualificato, presso strutture, anche aziendali (Nido Aziendale). Collabora con le famiglie alla crescita e formazione dei minori, nel rispetto dell’identità individuale, culturale, religiosa. Svolge anche servizio di mensa e riposo.

MICRONIDI: il Micronido è un servizio di tipo diurno, pubblico o privato, oltre che promosso e gestito da associazioni di famiglie, di capacità ricettiva massima di 10 bambine/i dai tre mesi ai tre anni , con finalità educative e sociali assicurato in forma continuativa attraverso personale qualificato, presso strutture, anche aziendali (Micronido Aziendale). Collabora con le famiglie alla crescita e formazione dei minori, nel rispetto dell’identità individuale, culturale , religiosa. Svolge anche servizio di mensa e riposo.

CENTRI DI PRIMA INFANZIA: i Centri di Prima Infanzia sono strutture similari agli Asili Nido che offrono un servizio temporaneo di assistenza educativa e di socializzazione, accogliendo, in maniera non continuativa, bambine/i e da zero a tre anni in numero non superiore a 30 eventualmente con la presenza di genitori e/o adulti di riferimento, e per un massimo di quattro ore consecutive. Non possono fornire servizio di somministrazione dei pasti.

NIDI FAMIGLIA: Nido domiciliare, con finalità educative e sociali per un massimo di 5 bambine/i da zero ai tre anni, svolto senza fini di lucro, promosso da famiglie utenti associate/ associazioni familiari, scegliendo il modello educativo e gestionale ritenuto più idoneo ne rispetto dell’identità individuale, culturale, religiosa.

CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE (CAG): è un’unità di offerta per la generalità dei giovani. Esso ha lo scopo di offrire un’ampia gamma di opportunità di impegno e di utilizzo del tempo libero, la possibilità di usufruire di iniziative aventi contenuti formativi e socializzanti allo scopo di favorire un corretto sviluppo psicofisico e di attuare un intervento di prevenzione nei confronti della devianza giovanile. I destinatari dei centri di aggregazione giovanile sono tutti i giovani e gli adolescenti: tali centri si rivolgono in particolare a soggetti in condizioni di emarginazione e a ragazzi per i quali dopo l’orario scolastico non esistono opportunità aggregative e ricreative né familiari né collettive. Il centro funziona tutti i pomeriggi dei giorni feriali per tutto l’anno e a seconda dell’organizzazione anche la sera per tutta la settimana.

CENTRI RICREATIVI DIURNI (CRD): è un’unità di offerta sociale, pubblica o privata anche realizzata presso luoghi di lavoro che, attraverso una puntuale progettazione svolge, nell’ambito delle funzioni educative rivolte ai minori, attività ricreative, di tempo libero e di socializzazione per minori che nel periodo di chiusura delle attività scolastiche permangono nel proprio luogo di residenza. E’ destinata ai minori dai 3 ai 16 anni. Per l’accoglienza di minori tra i 3 e 5 anni devono essere previsti moduli distinti.

SERVIZI DI FORMAZIONE ALL’AUTONOMIA (SFA): è un’unità di offerta sociale, pubblica o privata anche realizzata presso luoghi di lavoro che, attraverso una puntuale progettazione svolge, nell’ambito delle funzioni educative rivolte ai minori, attività ricreative, di tempo libero e di socializzazione per minori che nel periodo di chiusura delle attività scolastiche permangono nel proprio luogo di residenza. E ‘ destinata ai minori dai 3 ai 16 anni. Per l’accoglienza di minori tra i 3 e 5 anni devono essere previsti moduli distinti.

CENTRI SOCIO EDUCATIVI (CSE): è un servizio diurno per disabili la cui fragilità non sia compresa tra quelle riconducibili al sistema socio-sanitario. Gli interventi socio-educativi o socio-animativi, sono finalizzati alla autonomia personale, alla socializzazione, al mantenimento del livello culturale, propedeutici all’inserimento nel mercato del lavoro.

COMUNITA’ FAMILIARI: struttura di accoglienza, con finalità educative e sociali, realizzata senza fini di lucro da una famiglia presso la propria abitazione. Può svolgere anche funzioni di pronto intervento o e essere destinata esclusivamente a tipologie omogenee di utenza (es. comunità educativa di pronto intervento, mamma-bambino, ecc.).

COMUNITA’ EDUCATIVE: struttura di accoglienza pubblica o privata, con finalità educative e sociali assicurate in forma continuativa attraverso personale qualificato. Può svolgere anche funzioni di pronto intervento o essere destinata esclusivamente a tipologie omogenee di utenza (es. comunità educativa di pronto intervento, mamma-bambino, ecc.).

CENTRI DIURNI PER ANZIANI: forniscono un servizio di assistenza a carattere integrativo e di sostegno alla vita domestica e di relazione.Questi centri si propongono di assicurare agli anziani effettive possibilità di vita autonoma e sociale, favorendo il rapporto di comunicazione interpersonale e le attività ricreative e culturali. Sono destinati prioritariamente alle persone anziane anche se devono essere accessibili a tutti i cittadini senza distinzione di età.

ALLOGGI PER L’AUTONOMIA: abitazioni destinate a giovani che hanno compiuto la maggiore età, anche in prosieguo amministrativo, per i quali è necessario un supporto per il raggiungimento dell’autonomia.

COMUNITA’ ALLOGGIO PER DISABILI: soluzione abitativa per disabili  in grado di partecipare all’organizzazione della vita domestica ma non di vivere autonomamente nel proprio domicilio. Per gli anziani la permanenza in queste comunità può essere definitiva, salvo l’insorgere di non autosufficienze per le quali è previsto l’inserimento in una residenza sanitaria assistenziale.

Aggiornato il 10 Dicembre 2016 da ATS Montagna